Il Minotauro.

Written By: bruno - Feb• 27•14

La testa,le labbra che Milena aveva baciato e ancora baciato mille e mille volte si era fatta scura,smagrita, come quella di un Minotauro,i suoi capelli neri e ricci,il naso pronunciato e ossuto, sopra  denti bianchi, che sporgevano dalle labbra carnose,dove ora i capelli, erano  incollati di madido sudore che un cancro, gli procurava nella lenta,dolorosa, infinita  agonia.Milena vegliava , guardava,cercava qualche cosa dei suoi piaceri di amante,senza   trovare piu’ nulla, nulla di Riccardo,Riccardo,ora  corpo di  larva dall’oscuro  molle guscio.Un sudario bruno l’avvolgeva,la sua pelle si era fatta scura ,e scura lo copriva, con piaghe dolorose  , brucianti.Gli aveva comprato un cuscino , tondo , perchè la testa riposasse meglio, sotto il capo febbricitante.Gli occhi di Milena non si stancavano di guardare,scrutare,cogliere, ogni piccolo , impercettibile cambiamento, che, l’agonia procurava al moribondo.Non era piu’ il suo amante quello,non l’uomo con cui aveva provato un  piacere rabbioso, vendicativo, rancoroso,si’ rancoroso,verso l’altro,l’altro, che aveva sposato, l’altro, che stava in qualche posto di casa,  dimenticato.Nella penombra della stanza,illuminata appena dalla luce grigia dei vetri della strada, solo lei era, e si sentiva viva,solo lei respirava,lei,sentiva il regolare battere del suo cuore,e fissava, immobile, contava le pieghe del lenzuolo che respirava ancora e ancora.Guardare, guardare,vedere, quello che  aveva adorato, cercato,amato,amato.Lentamente sollevo’ il lenzuolo,quasi temendo di fare  male al suo Riccardo,scoperse i piedi adagio,piano,fino alla caviglia e li vide  gonfi, come le zampe di un maiale.

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