Antonio Polito.

Written By: bruno - Dic• 26•13

Un tempo si definifa, “il giornalone” ,questo,quando ci si riferiva al Corriere del Sera,oggi pare solo un giornalone zeppo di paginone pubblicitarie,qualcosa di grosso è dunque rimasto.Antonio  Polito ha una rubrica filogovernativa, in cui si immagina l’angioletto di Natale che ha sconfitto tutte le cassandre menagramo.Cominciando dalla legge elettorale,che,se Berlusconi avesse forzato al voto ci saremmo trovati con degli eletti illegittimi e per di piu’ minoritari.O bella Polito, perchè ora non è maggioranza-minoritaria il governo formato con una  legge  incostituzionale? Avremmo fatto una grama figura internazionale,se, Berlusconi avesse deciso per il voto.Polito,le pare che ora facciamo un ottima figura internazionale?Immagina poi la catastrofe e la miseria del ritorno alla lira e scrive che, le nostre merci non avrebbero varcato la frontiera,o Polito,le pare che le nostre merci varchino numerose la frontiera?Ci siamo svenduto tutto,rimangono quattro disperati con industrie da terzo mondo che resistono,non mi pare che vi sia un gran via vai oltreconfine.Tocca Polito, anche l’argomento ” Regiorgio” e, lo lecca e sparlecca per la determinazione della sua sedicente unita’ nazionale.Unita’ nazionale attaccata con lo sputo,pronta a sfaldarsi al primo colpo di brezza (basterebbe una semplice brezza),unita’,questa unita’ che nessuno vuole,e quando dico nessuno, mi riferisco agli italiani.I tedeschi che colano come oro, dalla bocca di questi benpensanti,perbenisti di maniera,i tedeschi ,dicono che è meglio un gran dolore che un dolore senza fine,mai frase fu piu’ veritiera per l’Italia di oggi.Napolitano e compagnia “bella” non vogliono le elezioni perchè sanno che, tutto il loro impianto crollebbe come un castello di carta-straccia,castello di coglionate,di pezze sul sedere,pezze messe e rimesse ,anche da questi servi di nuova generazione.Il popolo vuole lezioni,ma Antonio Polito si schiera per il  virtuale,ricco di pensierini e frasette dettate dal vecchio del Quirinale.Dovrebbero cancellare le elezioni democratiche per sempre,ma, il giorno in cui vi saranno elezioni,non occorrera’ essere cassandre o populisti per predire il fururo,sara’ il popolo,non il populismo a spazzare via tutto,perchè questi hanno rotto i coglioni,anche se poi, i soliti si metteranno alla guida autoreferenziale della nazione, senza coglioni ,come da manuale,tutto alla faccia di popolo e  democrazia,come fanno ora,come hanno fatto ieri.L’angioletto di Antonio Polito doveva essere intitolato: l’angioletto napolitano,tanto per essere in tema con presepi napoletani di Natale.E ,se  Polito, doveva scrivere un pezzetto sullo stato dell’Italia lo doveva scrivere ai piedi e all’ombra di qualche impiccato, forse  solo allora avrebbe provato un moto autentico,un brivido, privo di insulse smorfiette, per il suo tramortito pennino.

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