La maledizione.

Written By: bruno - Nov• 22•13

Mettetevi comodi,comodi, c’è il Rigoletto, opera magistrale di Verdi,semplice,profonda,umana,con il gobbo buffone,il bel Duca,il cortigiano,”la povera ragazza”Gilda,figlia del gobbo, il temporale e la maledizione.L’orchestra si muove leggera,poetica,incalzante, come sa essere incalzante il maestro con il suo fragor di timpani mentre la campana lontana  suona,e, il coro fa il verso del vento,zitti,bussano alla porta.Ah che opera Rigoletto! Verdi da vero uomo di teatro,descriveva la scena minutamente,completamente, l’immaginava,la viveva,la trasportava sulle cinque righe musicali,scendeva sotto e sopra quelle righe con le sue note,crome biscrome,sincopi,corone,minime e semiminime,pause di un quarto o un sedicesimo.L’uomo,le sue passioni i suoi delitti i suoi amori e illusori trionfi.Mi ha sorpreso, e  non ricordo piu’ chi ha fatto un edizione critica del Rigoletto,a proposito,una cantante che ho conosciuto lo chiamava “il bigoletto” ma era senza cattiveria.Come dicevo, mi ha sorpreso ,in una edizione critica del Rigoletto, si è scoperto che il duca di Mantova ,entrando nell’osteria recita”:oste,una stanza e del vino”,nessuno si spiegava il perchè ,un donnaiolo impenitente come il Duca, entrando in un locanda dovesse chiedere una stanza e del vino.In realta’ in questa edizione critica(allora censurata), si è visto cosa chiedeva in origine il duca “:oste,una stanza e tua sorella” cosi’ è meglio,molto molto meglio.Ah Verdi Verdi,mettetevi comodi,rilassatevi e, ascoltate:Rigoletto,la maledizione!.p.s. diffidate di qualsiasi edizione registica tristemente anacronistica e,”moderna”.

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