Chi ha più testa.

Written By: bruno - Mar• 26•24

Guarda, Putin, non servirà buttare bombe più o meno atomiche perché non servirebbero a punire i deficienti, nel senso etimologico della parola che deriva da “deficere”= mancare; mancano infatti di umanità, si riempiono la bocca di belle parole ma le loro azioni sono malefiche e atte, inoltre a farti, credo, perdere la pazienza in modo tale da potersi magari sentirsi anche puliti. Non puniresti loro perché loro hanno sicuramente bunker comodi dove starsene acquattati mentre le popolazioni alle quali non ne frega niente di guerre e che vogliono vivere finalmente in pace, sono le uniche che creperebbero.. Io non conosco come tu sia ma mi sembri piuttosto intelligente e allora ti dico quello che dicevo ai miei due figli quando venivano, ciascuno, a lamentarsi perché l’altro aveva fatto questo o altro..quando arrivavano infuriati reciprocamente contro l’ altro fratello dicevo ” CHI HA PIU’TESTA CE LA METTA ” cioè chi è più intelligente non si lasci trascinare in bassezze, ragioni con la mente e con il cuore. indipendentemente dall’ altro. TU non ti sei lamentato ma io te lo dico lo stesso metticela tu la testa visto che gli altri non ce la stanno mettendo.

Paola Mars

Criminali.

Written By: bruno - Mar• 24•24

Non venitemi a dire che manca qualche cosa a questo mondo criminale.Bombe e guerre non “festeggiano” a sufficienza questi giorni,ci manca e mancava anche l’Isis con il suo tocco criminale nell’albero di ricordi,a futura memoria.

Guerra.

Written By: bruno - Mar• 23•24

Accidenti come ammazzano questi integralisti:l’occidente non è da meno, ma questi fanno più rumore ,sparano sul gregge con gusto e prfessionalità.E’ vero c’è una professionalità del crimine di guerra:visto che anche andare a teatro è come andare in guerra;guerra diffusa persistente e inquinante,guerra,molto più “efficace” di ogni clima che cambia.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Mar• 23•24

Giulia Ballestri uccisa dal marito, il racconto choc: “Le ha fatto ingoiare i denti”
Accanto al cadavere, a poca distanza dallo spigolo dove lui le aveva ripetutamente fatto battere la fronte, c’era uno degli incisivi di Giulia. L’altro, invece, era conficcato nella gola della donna, segno che lo aveva perso quando era ancora cosciente e capace di deglutire. È solo uno dei passaggi delle 188 pagine delle sentenza con cui la Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha condannato all’ergastolo il dermatologo Matteo Cagnoni per l’omicidio della moglie Giulia Ballestri nel 2016. La sentenza, che ha confermato quanto deciso dai giudici di primo grado sul femminicidio di Ravenna, ha fotografato alcune delle scene più brutali del massacro di via Padre Genocchi, dove Giulia è stata assassinata a randellate, dopo essere stata denudata dal marito.
Stando a quanto ricostruito in sede processuale, la vittima, 42 anni, madre di due figli, era seduta in poltrona intenta a osservare quadri accatastati nella villa disabitata, quando Matteo Cagnoni l’ha colpita con estrema violenza con un bastone. Credeva che fosse morta e per questo l’ha trascinata per i piedi facendole sbattere la testa gradino dopo gradino. “L’itinerario della dinamica delittuosa – si legge nella sentenza – ipotizzava che Giulia fosse stata dapprima colpita con un tronco di legno. da un imprecisato numero di bastonate, tali da proiettare sui dipinti e sulla balaustra le macchie di sangue, sarebbe stata poi trascinata lungo la grande scala in legno, in salone, poi in corridoio e poi da lì lungo la rampa in discesa fino allo scantinato dove, dopo essersi alzata in piedi, è stata scagliata due volte contro lo spigolo del muro”.
I fatti risalgono al 16 settembre del 2016, quando Giulia è uscita per l’ultima volta di casa con il marito Matteo Cagnoni. I due, che vivevano da separati in casa in attesa della formalizzazione del divorzio, hanno fatto colazione insieme, per poi ritrovarsi nella villa disabitata dei nonni dove avrebbero dovuto valutare insieme alcuni quadri. È lì che quella stessa mattina Cagnoni ha aggredito la moglie con un pezzo di legno. Dopo il delitto Cagnoni si è ricomposto ed è ritornato alle sue attività. E’ andato a prelevare i figli per portarli nella casa del padre a Firenze. Rintracciato due giorni dopo, Cagnoni ha tentato la fuga
Movente del delitto, era quella feriita nel suo ego. Secondo i giudici Cagnoni manifesterebbe una “personalità complessa, autoreferenziale, acritica, che vede il sé al centro dell’universo, con irrilevanza di tutti gli altri”.

Kella Tribi

Guerra.

Written By: bruno - Mar• 22•24

C’è chi vuol fare la guerra,ancora oggi si ricorrre alla possibilità di guerra,come non bastasse e o non bastassero quelle,diffuse in corso:quelle non bastano più.Pare ne occorra una più grossa,importante per i soliti maestri-cattivi- e ministri e ministeri-cattivi- che danno alle ortiche le loro-cattive- mansioni e,nel fallimento loro dichiarano ancora (sic) guerra.

Piantatela.

Written By: bruno - Mar• 21•24

E’ un problema,un grosso problema dire a chi fabbrica missili e cannoni:che costano,fra l’altro un occhio della testa,dire a costoro di smetterla,piantarla con tutto quel costosissimo arsenale.E’ un problema,un vero problema,un grosso problema:sopratutto un grosso,redditizio mercato per cui costoro e i loro clienti fanno orecchie da mercante.E si ha un bel dire,ripetere di piantarla.Si,si ha un bel dire:inutile e antistorico bel rimuginare:mugugnare contro la montagna di soldi,denaro contante che si mettono-costoro- in tasca.

“La storia infinita”.

Written By: bruno - Mar• 20•24

Sta succedendo. Si sì mi dispiace ma è cosi. L’appiattimento generale della comprensione è un atto. La gente si muove, parla non facendo altro che mugolare banalità con la monotonia di un carillon da altri caricato. Non capisce più, forse non vuole nemmeno volerlo fare. Più comodo prendere slogans a prestito dalla asservita pubblicità unica a pensare, pardon a far pensare ciò che altri hanno impostato I pochi che cercano ancora di comunicare di ragionare e fare ragionare sono sommersi dall’ onda del vuoto di turno che avanza. Come ne” La storia infinita” il ” nulla che avanza e distrugge”.Dove l’ unico antidoto è la creatività del giovane protagonista che essendo umano potrà ricreare il mondo rinominandolo.

Paola Mars.

Guerra.

Written By: bruno - Mar• 20•24

Europa “unita”,America Medio Oriente ,Russia Ucraina,delle innumerevoli guerre in corso ,oggi sono quelle sotto la lente dell’informazione:par di sentire un motivo di sottofondo a questa economia globale,economia che oggi non tira più,non tira più nel senso di come tirava un tempo.Ed è tempo di vendere e produrre armi:svendere le vecchie e farne-spararne- di nuove,più efficienti,il mercato tira e la guerra ,le guerre ne consuma a vagonate,il resto è solo chiacchiera.

“Sfogarsi”.

Written By: bruno - Mar• 19•24

C è chi dice e parla parla,c’è chi fa,e chi vorrebbe fare,ma non può:poi,poi ci sono le cose che succedono e si presentano ricche di consegueze,non del tutte volute ma che viaggiano,viaggiano per inerzia.Ed è vero che le “cose”,le cose dico si condiscono con tante altre parole e che,nonostante tutto e le altre parole ancora si raccontano e si spiegano:sopratutto si raccontano a sè stessi nell’illusione che si avverino.Poi ci sono i fatti,i fatti che hanno una loro vita e che non posssono spiegarsi perchè non lo devono:lo fanno.

“Potere”.

Written By: bruno - Mar• 18•24

Attaccarsi alla mammella del governo o,del potere è poca cosa,poca perchè non da alcuna “felicità” futura,il tempo come il mare corrode i poteri e il desiderarlo è senza futuro.Putin sta in sella:sta in sella del potere e tanti,tanti come lui,lo invidiano dimenticando il tempo ,il tempo che corrode e dissolve tutti i poteri:forse qualche moneta o soldo o monetina li ticorda corrosi,li ricorda,corrosi in effigie,quello che il tempo e la memoria-corrosa- ha per sempre dimenticato o,cancellato.