Navalny.

Written By: bruno - Feb• 22•24

Navalny non avrebbe cambiato un fico secco,nulla di nulla ,ed è diventata l’etichetta per mostrare i propri muscoli contro Putin:si badi bene ,contro Putin,mica la Russia.Ci vorrebbe un Navalny al giorno per tener viva la questione ma,anche questo sbiadirà per finire fra gli smemorati senza ricordi o fra i ricordi smemorati di antica “memoria”.

Labirinto.

Written By: bruno - Feb• 22•24

Nella vita” È come l’addentrarci in uno strano labirinto, inestricabile, la cui via d’uscita sembra impossibile. Poi ci incamminiamo e lo straordinario è che non importa da quale parte eppure quando l’abbiamo scelta e la seguiamo con attenzione, passo dopo passo troviamo i segni che ci accompagnano all’uscita. Se volessimo confrontare il percorso con altri ci accorgeremo con meraviglia come la nostra descrizione non coincida con la loro,noi stessi non siamo sicuri più che in altri momenti sarà uguale. Non LA STRADA, quindi, ma LE STRADE e, però,ognuna è ugualmente LA STRADA, come in una prospettiva della quale non si può dire che sia falsa unicamente perché viene cambiato il punto di vista”.

Paola Mars.

Regeni Giulio.

Written By: bruno - Feb• 21•24

Si fa il prcesso Regeni:il processo,si fa ,per dire,si fa,in assenza di tutti gli imputati,si fa,per uno studente mandato,mandato al macello da un università inglese:anche questa assente.come tutto il resto,tanto per gradire.

“Sono contro”.

Written By: bruno - Feb• 20•24

“Sono contro”:questa mattina l’immarcesibile Edoardo Camurri lancia il motto di Groucho Marx alla radio (rai tre)”sono contro” a cui segue il solito conformista rosario di muffe in nome e per conto di impossibili future fioriture che qui sono solo fiori,fiori di plastica:fiori,unti e bisunti a cui si dovrebbe essere:almeno per dovere, davvero contro.

Dieta.

Written By: bruno - Feb• 19•24

Nella vita, spesso, fatti, cose apparentemente lontane e staccate tra loro acquistano via via senso, se ne individua un legame; si percorre il tracciato intravisto dapprima timidamente, è solo un’ ipotesi, poi sempre più col fiato sospeso perché la vita stessa ci ha sopravanzato in fantasia e complessità ” ( parte di un lontano mio scritto fatto ancora, sembrerebbe, con la” Lettera 32″ Olivetti , e trovato oggi inspiegabilmente tra le sterili pagine dove annoto calorie,,proteine,grassi, carboidrati…della dieta quotidiana.

Paola Mars

Emilio.

Written By: bruno - Feb• 19•24

Un autore che in me ha sempre destato indifferenza è Rousseau con il suo Emilio,solo riflettendoci sopra e finalmente leggendolo capisco che il mio era semplice pregiudizio e ,nel leggerlo trovo molte occasioni che mi convincono come questa:”diffidate dai cosmopoliti che vanno a cercare lontano,nei loro libri,i doveri che sdegnano di compiere attorno a sè.Sono come quel filosofo che amava i Tartari per essere dipensato dall’amare i propri vicini”.

Navalny.

Written By: bruno - Feb• 18•24

Qualsiasi cosa sia successa a Navalny è un bel gazzabuglio,per non dire intrigo,intrigo che ci starebbe visto il luogo di morte.Occorreva “conservalo”:conservarlo e custodirlo,custodirlo anche dalla morte.Morte che non trova alcuna scusa nella negligenza dell’Imprevisto o imprevedibile.Occorreva vegliare e vegliare,vigilare e,per il fatto di non averlo fatto:anche-nell’ipotesi- che tutto il possibile non sia stato fatto non fa che alimentare,non solo il dubbio ma l’accusa stessa di omicidio.

In nome di “dio”.

Written By: bruno - Feb• 17•24

Di fuori di testa ce ne sono sempre stati ma quello di Giovanni Barreca li sottolinea ancora tutti:lui e i suoi complici,figlia compresa.Che cosa sia stata la “santa” inquisizione qui si rappresenta bene nella sua atrocità di un vivido contemporneo.Infatti,contemporaneo e vividezza sono gli elementi che non si affievolisco mai,mai in teste bacate in nome e per “conto” di un qualche “dio”.

Le perle nere di Kella.

Written By: bruno - Feb• 17•24

In data 17 giugno 2023, Salvatore Aldobrandi, un uomo di 78 anni residente a Sanremo, è stato arrestato su ordine della procura di Imperia per il caso di Sargonia Dankha, una 21enne di origine irachena e naturalizzata svedese, scomparsa in Svezia a dicembre del 1995. Le accuse contro l’uomo sono omicidio volontario aggravato da futili motivi e soppressione di cadavere: l’arresto è avvenuto a conclusione delle indagini avviate dopo una denuncia della famiglia di Dankha alla procura.
L’uomo aveva avuto una relazione con Dankha negli anni Novanta, quando gestiva un ristorante in Svezia. A seguito della scomparsa gli investigatori svedesi avevano trovato alcuni capelli e tracce di sangue di Dankha in una macchina a lui riconducibile, e per questo lo avevano arrestato. Tuttavia la legge svedese non permetteva di incriminare formalmente una persona per omicidio in assenza del cadavere, quindi nel 1996 l’uomo era stato rilasciato.
I magistrati che hanno seguito il caso, hanno collaborato con quelli svedesi, portando in Italia i fascicoli e facendoli tradurre. Non è chiaro cosa abbia accelerato poi le indagini dopo tutto questo tempo, la procura sostiene di aver trovato «prove schiaccianti» per le quali è stata ordinata la custodia cautelare: l’uomo, secondo l’accusa, avrebbe ucciso Dankha durante il loro ultimo incontro, nascondendo poi il corpo
L’ipotesi degli investigatori fatta all’epoca fu che la ragazza fosse stata smembrata nella cucina del ristorante di Aldobrandi per poi essere trascinata e gettata in una discarica. La vicenda è stata sostanzialmente ignorata per anni fino a quando la Procura di Imperia la scorsa estate non ha ricevuto una denuncia della famiglia della donna, che è riuscita a far arrestare Aldobrandi Al momento dell’arresto Aldobrandi era in Italia, in Liguria, dove si era trasferito dopo il rilascio delle autorità svedesi. Lasciò definitivamente la Svezia, nonostante là avesse dei figli. A Sanremo l’uomo aveva iniziato una nuova vita al fianco di un’altra donna. Pare che in Italia, sia risposato due volte e che abbia avuto complessivamente circa otto figli. Il suo avvocato sostiene la tesi per cui una fuga non sarebbe verosimile, considerata l’età di Aldobrandi. Altresì quella di “rendersi invisibile”, facendo disperdere le sue tracce.
Si attendono le fasi del processo

Kella Tribi.

Gaza.

Written By: bruno - Feb• 16•24

Nel gazzabuglio,creato ad arte da molti e,molti,risultano essere fin troppi,in cui si accusa Israele di “sproporzione” della risposta,nessuno nota che vi sono ancora:nonostante le chiacchiere degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas ma,il fatto curioso,che lascia perplessi è che Hamas con gli ostaggi,tiene in ostaggio-o vorrebbe tenere in ostagggio- anche tutta Israele.