Il protettore di Noto e Calendasco
19 febbraio
La commemorazione del Patrono inizia al Romitorio, che fu il primo eremo di Corrado convertito. Il Parroco Don Silvio illustra la vita ed i meriti del Santo in una breve omelia. Segue un’invocazione di preghiera e la benedizione della Reliquia. Si snoda poi la tradizionale processione fino alla Chiesa Parrocchiale per la celebrazione della Messa Solenne.
Questo breve tragitto rievoca il lungo pellegrinaggio del Santo intrapreso in riparazione del suo avventato gesto di gioventù.
In testa al corteo di numerosi devoti il Sindaco Francesco Zangrandi e le autorità del Comune. Alla presentazione dei doni all’offertorio, il Sindaco offre il tradizionale cero. Le associazione del Comune portano i propri doni e i tradizionali panini mentre la Corale segue il rito con canti e musica d’organo.
La Messa termina con l’invocazione al Santo, il bacio della Reliquia e la consegna dei panini benedetti a ricordo del più conosciuto miracolo di S. Corrado che, nel suo eremo, aveva ogni giorno il pane fresco preparato dagli angeli per i visitatori, aiutandoli così a superare la disastrosa carestia scoppiata a Noto, dove visse fino al suo trapasso. Le spoglie del Santo riposano nella Cattedrale di Noto ed è il Protettore della città.(foto e cronaca di Sante Benedetti)
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